Un long island per la vita!

by on

Sembra il payoff per una campagna a favore del consumo di alcool quindi inserisco subito un “però fallo responsabilmete” così, mi sento un po’ più apposto col mondo, ma soprattutto con la vasta comunità dei moralisti e perbenisti.

Vi siete mai trovati di fronte alla innegabile sensazione che la serata non stia prendendo il giusto slancio?
L’unica cosa che ha trovato il modo di comunicare con voi sono i vostri piedi scalpitanti che implorano una posizione più orientata ad una lina orizzontale che verticale, comiciate a guardarvi intorno e a rifuggere tutti gli sguardi, bene! E’ arrivato il momento in cui si realizza il bisogno di un q.b di coraggio e sregolatezza per permettere allo scudo di protezione una pausa sigaretta.

Obiettivo a breve termine: Raggiungere il bancone dei drink
Obiettivo a lungo termine: Arrivare a fine serata
Missione: Presa coscienza della fila da fare, non desistere!
Pensiero positivo: Una volta ordinato il drink ti faranno già meno male i piedi e avrai le mani impegnate a fare qualcosa di diverso dallo sperimentare posizioni imbarazzanti.

Raggiungi la folla assiderata.
Nell’attesa di comunicare la tua ponderatissima scelta cominci a ragionarci su:
gin tonic, vodka lemon,spritz, sex on the beach, pesca lemon, long island, angelo azzurro, 4 bianchi ecc…
Vai in ordine di gradazione alcolica per capire qual’è l’indice di disperazione in cui ti trovi e abbinarci il cocktail.

“Ah c’è anche l’ultimo che ho assaggiato, che mi era piaciuto, quello li che sapeva di ciliegia, il wiskyqualcosa…ah no lasciamo stare, mi ricorda troppo l’ultimo stronzo avuto sottomano, qualcosa potrebbe andare storto, meglio andare sul sicuro, facciamo longisland che è una giusta via di mezzo, la soluzione a discreti stati di angoscia e potenziali pensieri negativi!”

E così nel frattempo arriva il tuo momento di gloria, qualcuno ti parla, ah no non è vero, sei tu che parli a qualcuno, mi sembra un ottimo inizio, ancora devo ordinarlo e già si vedono i primi effetti!

“Un long island per favore.”

E lo dici con la fermezza e la sicurezza che occorre per non destare nessun sospetto in chi ti sta di fronte e con la consapevolezza che berne uno significa avere la giusta dose per addolcire il cuore affinchè accadano cose.

Con la felicità tra le mani, rifai il percorso inverso e sorseggi.
A questo punto possono succedere due cose: o maledici il barman per la tirchieria sulla percentuale troppo bassa di alcool, o maledici il barman per l’elevata percentuale di alcool utilizzata.
L’ultima opzione credo sia quella peggiore, può cambiarti la vita o può violentemente disilluderti. Ma questo lo capirai soltanto il giorno dopo. Intanto sorseggi e cominci a sorridere.

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